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Agevolazioni
fiscali 22/23

Sostituisci il tuo caminetto, la tua stufa a legna o a pellet, per migliorare le prestazioni energetiche di casa e ridurre la bolletta. Oggi hai un’ottima possibilità di risparmiare grazie agli incentivi. Consulta gli incentivi per scoprire quello più adatto alle tue esigenze.

Grazie all’incentivo “Conto Termico” puoi ricevere un rimborso fino al 65% sull’acquisto di un nuovo prodotto, a legna o pellet, in sostituzione al tuo vecchio. Riceverai la somma che ti spetta direttamente sul tuo conto corrente.

Lo scopo principale del Conto Termico 2.0 è incentivare la produzione di energia termica da fonti rinnovabili ed ecosostenibili. Il riscaldamento domestico può incidere sulle emissioni di gas serra in atmosfera. Il Governo ha quindi deciso di premiare tutti coloro che sostituiranno le vecchie stufe e camini con apparecchi di ultima generazione in grado di garantire basse emissioni, alti rendimenti energetici e un risparmio costante nel tempo. Più in generale, sono state messe in atto una serie di iniziative destinate ad aiutare l’ambiente e favorire nel contempo anche la diminuzione del consumo energetico globale.

Cosa rientra nel Conto Termico 2.0 e quali percentuali di rimborso copre?

  • Sostituzione di caldaie e stufe a biomassa
  • Installazione di solare termico
  • Installazione di scaldabagno e pompa di calore
  • Installazione di impianti ibridi a pompa di calore
  • Installazione di pompe di calore

Conto Termico per stufe a pellet, a legna o camini

Una delle situazioni più diffuse nell’applicazione del Conto Termico riguarda la sostituzione di vecchie stufe o caminetti aperti (non nuove installazioni). Se si possiede una stufa, una caldaia o un caminetto alimentati a biomassa, carbone, olio combustibile o gasolio è possibile sostituirli con una stufa a pellet o a legna, con una caldaia a pellet o con un termocamino di ultima generazione.

Grazie agli incentivi, il costo da sostenere per il riscaldamento sarà molto contenuto; mentre la maggiore efficienza del nuovo prodotto garantirà un risparmio nel tempo e totale rispetto per l’ambiente.

Come si calcola l’incentivo per privati?

Il calcolo dell’incentivo per privati tiene conto di alcune variabili. Il contributo varia in base a:

  • potenza del nuovo apparecchio (più alto è il rendimento, maggiore è il contributo);
  • emissioni in atmosfera (meno inquina, maggiore è il contributo);
  • fascia climatica in cui viene installato (dove fa più freddo il contributo sarà maggiore).

 

Esempio

Bando di incentivazione alla sostituzione di impianti di riscaldamento obsoleti con impianti innovativi, alimentati da biomassa

La partecipazione al bando è ammessa solo per coloro che hanno presentato al GSE la domanda per ottenere il contributo previsto dall’art. 4, comma 2, lettera B, del DM 16 febbraio 2016, in data successiva all’approvazione della presente misura da parte della Giunta regionale (30 novembre 2021) e consentirà di integrare il contributo ricevuto dal GSE, in attuazione del suddetto decreto ministeriale, conosciuto come “Conto termico”.

La dotazione finanziaria ammonta a € 12.000.000, ripartiti come segue:

  • € 10.000.000 a persone fisiche
  • € 1.000.000 a enti del terzo settore (Onlus) non iscritte al registro delle imprese e dei condomini.
  • € 1.000.000 a piccole e medie imprese, incluse le ditte individuali.

I requisiti degli impianti oggetto di contributo regionale sono differenziati in relazione alla zona altimetrica per la necessità di prevedere emissioni più contenute nelle aree in cui è più difficile la dispersione degli inquinanti. Inoltre, nelle zone collinari è molto diffuso il consumo di legna autoprodotta, piuttosto che del pellet, motivo per cui è ammessa la sostituzione anche con impianti a 4 stelle. Pertanto, si prevede quanto segue:

• Nei Comuni sopra i 300 m slm sono incentivati solo i generatori alimentati da biomassa appartenenti alle sole classi ambientali 4 e 5 stelle del DM 186/2017 con valori di polveri sottili (PP) non superiori ai 20 mg/Nm3;

• Nei Comuni sotto i 300 m slm sono incentivati solo i generatori di calore alimentati a biomassa appartenenti alla classe ambientale 5 stelle del DM 186/2017 con valori di polveri sottili (PP) non superiori a 15 mg/Nm3.

Il contributo regionale sarà concesso, a fondo perduto, ad integrazione del contributo riconosciuto dal Conto termico per lo stesso intervento. L’integrazione del contributo regionale sarà disposta in modo da raggiungere, per i soggetti privati, la copertura dei costi ammissibili, indicati dallo stesso Conto termico, nella seguente misura:

  • 70% per la fascia da maggiore 15 PP minore uguale 20 PP;
  • 85% per la fascia da maggiore 10 PP minore uguale 15 PP;
  • 95% per la terza fascia minore uguale a 10 PP.

In conformità a quanto disposto dal decreto ministeriale 16.4.2016, il contributo regionale per le imprese, sommato al contributo riconosciuto dal Conto termico, non potrà superare le seguenti percentuali, rispetto alle spese ammissibili riconosciute dal GSE:

  • 65% nel caso di micro e piccole imprese, con incluse le imprese individuali;
  • 55% nel caso di medie imprese.

Scopri la documentazione da compilare sul sito di REGIONE LOMBARDIA

Anche nel 2022 il contribuente italiano ha diritto a godere del bonus ristrutturazioni 50% qualora effettui opere e lavori per rinnovare l’abitazione.

Più precisamente, la detrazione è concessa quando si tratta di :

  • lavori di manutenzione ordinaria, straordinaria, restauro, risanamento conservativo e ristrutturazione edilizia effettuati su parti comuni di edifici residenziali, cioè su condomini (interventi indicati alle lettere a), b), c) e d) dell’articolo 3 del Dpr 380/2001);
  • interventi di manutenzione straordinaria, restauro e risanamento conservativo, ristrutturazione edilizia effettuati su singole unità immobiliari residenziali di qualsiasi categoria catastale, anche rurali e pertinenze (interventi elencati alle lettere b), c) e d) dell’articolo 3 del Dpr 380/2001).

Importo

La norma in vigore dal 1° gennaio 2022 al 31 dicembre 2022 ammette di beneficiare delle spese sostenute per la ristrutturazione con detrazione  fiscale del 50% fino ad un importo massimo di € 96.000 di spesa.

L’acquisto di una stufa a pellet, effettuato nel periodo in cui si effettuano i lavori di rinnovamento, dopo aver ricevuto il benestare dagli uffici comunali per l’avvio delle opere, rientra nella casistica.

Per chiarire le idee, nel caso si spenda il tetto massimo di €96.000 per l’esecuzione di tutti i lavori, il contribuente avrebbe diritto a detrarre in totale €48.000 (il 50% di 96000).

Spese incluse

Le spese sostenute dal contribuente ed incluse nel bonus sono:

  • acquisto dei materiali
  • esecuzione dei lavori
  • altre prestazioni professionali richieste dal tipo d’intervento come perizie e sopralluoghi
  • relazione di conformità degli stessi alle leggi vigenti
  • imposta sul valore aggiunto, imposta di bollo e diritti pagati per le concessioni, le autorizzazioni, le denunce di inizio lavori
  • oneri di urbanizzazione.

Nel caso in cui, l’acquisto e relativa installazione  di una stufa a pellet avvenga contemporaneamente ad altri lavori che riguardano in maniera più estesa l’intero edificio, il beneficio speciale, ovvero aliquota detrazione al 110%, si allarga e comprende anche la somma spesa per l’acquisto.

 

Più precisamente, la casistica prevede:

  • interventi di isolamento termico delle superfici opache verticali e orizzontali che interessano l’involucro dell’edificio con un’incidenza superiore al 25% della superficie disperdente lorda dell’edificio medesimo, entro un limite di €60000 moltiplicati per il numero delle unità immobiliari che compongono l’edificio
  • sostituzione degli impianti di climatizzazione invernale esistenti con impianti centralizzati per il riscaldamento, il raffrescamento o la fornitura di acqua calda sanitaria a condensazione, con efficienza almeno pari alla classe A, a pompa di calore, ibridi o geotermici con la differenza di tetto, pari a €20.000 moltiplicati per il numero delle unità immobiliari che compongono l’edificio per gli edifici che hanno fino a 8 unità immobiliari mentre scende a €15.000 moltiplicati per il numero delle unità immobiliari che compongono l’edificio per gli edifici con più di 8 unità immobiliari.
  • sostituzione degli impianti di climatizzazione invernale esistenti con impianti centralizzati per il riscaldamento, il raffrescamento o la fornitura di acqua calda sanitaria a condensazione, con efficienza almeno pari alla classe A, a pompa di calore, ibridi o geotermici con abbinamento eventuale ai sistemi fotovoltaici (limite di spesa fissato a €30000 euro moltiplicato per il numero delle unità immobiliari) che riguardino edifici unifamiliari o sulle unità immobiliari situate all’interno di edifici plurifamiliari che siano funzionalmente indipendenti (con accesso separato).

 

Ricordiamo che l’Ecobonus 110% consiste nella detrazione del 110% delle spese sostenute per interventi che hanno come obbiettivo l’efficientamneto energetico delle abitazioni. Il bonus fiscale sarà goduto in 5 anni, con rate di pari importo.

IMPORTANTE: C’è la possibilità di cedere il credito maturato alle banche o di chiedere lo sconto in fattura all’impresa che effettua i lavori: in questo caso non si godrà di una detrazione fiscale, ma direttamente di uno sconto in fattura pari al 100% della spesa. Ovvero, il contribuente non sosterrà alcuna spesa ed i lavori, in sostanza, saranno totalmente gratuiti.

Se invece sta pensando di acquistare una stufa a pellet, allo scopo di migliorare il riscaldamento dell’abitazione, scatta il diritto di godere dell’Ecobonus 65%, purchè vengano rispettati i seguenti parametri:

  • rendimento utile nominale minimo conforme alla classe 3 della norma europea EN 303-5, ovvero superiore all’85%
  • rispetto dei limiti di emissione stabiliti dal Decreto Legislativo 152/2006 oppure dalle delibere regionali
  • utilizzo di biomasse combustibili ammissibili
  • per le abitazioni che si trovano nelle zone climatiche C, D, E, F, le porte, le finestre e così via devono rispettare i limiti massimi di trasmittanza termica ai sensi del D.lgls. 192/2005
  • l’impianto di riscaldamento deve già essere presente

Importo

Nel caso dell’Ecobonus, l’importo massimo detraibile di spesa per ciascun immobile è pari a €30000 per l’anno solare 2022.

Questo bonus è usufruibile solo se è in corso un’opera di efficientamento energetico del proprio immobile.

Anche per il 2022 i consumatori italiani hanno l’opportunità di beneficiare subito di uno sconto in fattura, al momento dell’acquisto, invece di aspettare il momento della dichiarazione dei redditi.

 

In questo modo, il contribuente che si trova in situazioni di scarsa liquidità, ma al contempo ha necessità di migliorare e rinnovare l’impianto di riscaldamento, può effettuare l’intervento.

 

In caso di richiesta accettata, il contribuente riceverà uno sconto in fattura immediato del 50%, davvero un’ottima opportunità!

La concessione del credito è a discrezione del rivenditore della stufa a pellet, il quale non è obbligato dalla legge in vigore ad accettare in automatico la richiesta dell’acquirente.

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